Gennaio 12, 2025

Torneo della Befana 2025, l’intervento di Leo Lucchi di Adria Sport

Lo scorso weekend si è tenuto il tradizionale Torneo della Befana, una delle manifestazioni di calcio giovanile più importanti d’Italia. L’evento, per il secondo anno consecutivo, ha visto come una delle dieci sedi delle partite, anche l’impianto sportivo “Athos Sassi” sede della San Leo, che è stata felice di poter ospitare non soltanto squadre locali, ma anche club professionistici e persino team provenienti dall’estero. Leo Lucchi è il titolare dell’Adria Sport di Cervia, la società romagnola che organizza il torneo ormai da diciotto anni, e ha deciso di raccontarci quello che si cela dietro all’evento.

Sono parecchi anni che l’Adria Sport mette in piedi questo torneo, diventato ormai uno degli eventi di calcio giovanile più conosciuti a livello nazionale.

«Esatto, questo è il diciottesimo anno che lo organizziamo: i primi sedici li abbiamo fatti a Firenze e dall’anno scorso siamo qui a Parma. È uno dei tornei più importanti della categoria che vanno in scena in questo periodo in Italia».

Come funziona?

 «Per questa edizione partecipano 123 squadre, di cui tre vengono dal Giappone e due dalla Romania. Ci sono anche le migliori squadre italiane del settore giovanile e numerosi club professionistici tra cui il Sassuolo, il Modena, l’Inter, l’Atalanta, la Juventus, il Torino e chiaramente il Parma».

Che età hanno i giovani atleti che partecipano al Torneo della Befana?

«Partiamo dai Piccoli Amici fino agli Allievi. In altre parole dai 6 ai 15 anni. La categoria più importante è quella degli Esordienti, dove troviamo appunto i professionisti».

Dal punto di vista pratico, come funziona l’organizzazione del torneo?

«Noi siamo di Cervia ma qui abbiamo trovato una buona collaborazione grazie a Federalberghi di Parma, al Comune e alla Regione Emilia-Romagna. Uno degli sponsor è Crédit Agricole. Insomma, abbiamo trovato diverse collaborazioni che ci permettono di sostenere i costi di questo evento molto importante, in cui sono coinvolte 4-5mila persone solo a Parma. Di conseguenza penso che anche turisticamente sia qualcosa di molto interessante, soprattutto in un periodo abbastanza vuoto dal punto di vista del turismo. Se ci troveremo bene continueremo a venire a Parma. Al momento ci stiamo trovando bene quindi ci piacerebbe tornare».

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