Metà dell’anno sportivo 2024/2025 è ormai trascorso e noi abbiamo fatto due chiacchiere con Antonio Lopardo, Presidente della San Leo da meno di un anno. Dagli obiettivi societari allo sviluppo di vivaio e Prima Squadra, ecco le sue dichiarazioni.
Le parole del Presidente della San Leo Antonio Lopardo
Come sono andati questi primi sei mesi come Presidente della San Leo?
«Direi molto bene, sicuramente è molto impegnativo ma già lo sapevo perché anche in precedenza facevo parte del Consiglio uscente. Impegnativo ma con tante soddisfazioni, grazie al cielo abbiamo tanti volontari che ci aiutano e questo ci ha permesso di dividerci i compiti e di alleggerire il carico rispetto al passato. Cercheremo di essere ancora di più per poter essere ancora più precisi e tempestivi nelle cose che facciamo».
Le priorità della società, dalla Prima Squadra al settore giovanile.
«Ad eccezione dei 2010 abbiamo sostanzialmente tutte le annate, dagli Juniores fino ai 2018. Noi teniamo molto al settore giovanile, infatti il nostro obiettivo è quello di alimentare la Prima Squadra con i ragazzi del vivaio. Per noi questa è una linea fondamentale: dare ai nostri ragazzi uno sbocco alla loro portata».
A livello di calciomercato avete anche delle new entry per la Prima Squadra?
«Sì, da questo punto di vista devo ringraziare Emilio Cosentino, DS della Prima Squadra, che ha fatto un ottimo lavoro inserendo in rosa alcuni nuovi innesti, tra l’altro ragazzi che hanno già giocato da noi in passato, mantenendo in qualche modo quell’impegno che fa parte della nostra linea di sviluppo tecnico».
Vi siete prefissati degli obiettivi di classifica?
«All’inizio dell’anno non abbiamo dato nessun obiettivo particolare, anche se eravamo consci del livello della squadra. Per una Terza Categoria abbiamo e avevamo già un gruppo molto valido. Grazie agli innesti che sono arrivati, al mister Saccani e al suo vice Chiodi si è alzata l’asticella, la qualità del gioco è aumentata e i risultati stanno arrivando a ripetizione quindi oggettivamente abbiamo la speranza di raggiungere quantomeno i play-off. Non dev’essere un assillo, non l’abbiamo mai fatto passare in tale modo, però è un obiettivo raggiungibile».
Alla San Leo si respira un bell’ambiente, è per questo che attira tanti giocatori anche da fuori. Quali sono i valori del club?
«Si è tornati ad avere un grande appeal verso l’esterno. Questo è dovuto a vari fattori, in primis aver aperto il Centro Sportivo e aver investito in attrezzatura e nella creazione di un campo sintetico. Anche i risultati di alcune categorie aiutano ad attirare nuovi atleti. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di avere tanti ragazzi convocati nella Rappresentativa, che era una cosa che non succedeva da tempo. Non da ultimo la presenza di tanti volontari è fondamentale. Sono tutte cose che aiutano e grazie alle quali riusciamo a dare una bella accoglienza a chi si avvicina per la prima volta a questa società».
